Il Lago Koi è un laghetto per la pesca sportiva che sorge in mezzo ai campi vicino a Pittolo di Piacenza.
Pia e Carlo, madre e figlio, raccontano la storia che li ha portati a creare questa realtà: sempre appassionati di pesca, sportivi e mai fermi, ecco che il laghetto diventa una realtà circa 3 anni fa.
Con il periodo COVID non è stato facile ma siamo ancora qua, confessa Pia.
130 metri di lunghezza e 70 di larghezza il lago riflette una luce verde azzurra meravigliosa, intorno ha alberi che oltre a fargli da cornice, aiutano nella calura estiva.
I vari pescatori con i 57 picchetti e i 5 metri di profondità possono trovare carpe e carassi, ma anche altre specie popolano il lago, come pescegatti, barbi, scardole e cavedani.
Organizzano vari eventi ed incontri, quest’estate hanno ospitato delle lezioni di pesca per il centro estivo, piccoli pescatori crescono.
Sono tappa di diversi circuiti provinciali e nazionali, e vantano molti iscritti.
Il luogo è silenzioso e propizio ad una meditabonda pescata. All’ingresso c’è un piccolo chiosco dove Pia prepara ottimi panini con la coppa.
Non conoscevo il lunghissimo regolamento che scandisce le norme per pescare, quando Carlo me lo spiega, si apre un mondo: come per esempio il rilascio del pesce, pescato con una canna di una lunghezza prestabilita, con delle esche scelte tra selezionate tipologie.
La pesca sportiva, raccontano, è una disciplina che ha avuto alti e bassi nel tempo, alcuni laghetti vicino a noi sono storici, altri nati per la crescita di interesse anche nei giovani.
Gli appassionati infatti abbracciano tutte le età, dal giovanissimo al più maturo che conosce le tecniche di pesca a menadito. Vediamo negli ultimi anni anche molte donne affacciarsi in questo mondo.
Da poco hanno creato un sito internet e li trovate anche sui social dove sponsorizzano i vari eventi.
La loro realtà, a conduzione famigliare, è un progetto che, con tanti sacrifici, sta piano piano prendendo piede, purtroppo l’anno appena passato non ha aiutato nessuno sport, anche se all’aria aperta e solitario come la pesca.
Questa estate è stata torrida, quindi le condizioni meteo hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’attività.
In ogni caso Pia e Carlo sono positivi per i prossimi anni e ricordano una sacrosanta verità: il vero pescatore sportivo è rispettoso delle leggi che regolano la sua disciplina (misure minime, divieti di pesca, pesci in pericolo estinzione, etc.) e della natura stessa. Per molti pescatori sportivi, in effetti, gioca un ruolo fondamentale nella propria passione l’ambiente di pesca, a volte più della quantità di pescato.
Per cui buona pesca a tutti!